29 oct 2009

Il cielo sopra berlino. Win Wenders- Obituario 160

Il cielo sopra berlino- by Win Wenders

Wenders y Handke nos rescatan de la rutina y la desesperación en un Berlín arrasado como nuestras almas, y sentimos que aún podemos volar, como cuando éramos niños. A lo lejos como un rumor Rilke y Nick Cave alivian el peso y el ruido del mundo mientras Peter Folk que renunció a sus alas fuma un cigarrillo y se bebe un café. Pura poesía.

La primera vez que ví esta película en 1989 lo hice en italiano, desde entonces la sigo viendo y oyendo así.


Salud

Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese.
Voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente, e questa pozza il mare.


Quando il bambino era bambino,
non sapeva d'essere un bambino.
Per lui tutto aveva un'anima,
e tutte le anime eran tutt'uno.


Quando il bambino era bambino,
su niente aveva un'opinione:
non aveva abitudini,
sedeva spesso a gambe incrociate
e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli,
e non faceva facce da fotografo. [...]


Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.


Quando il bambino era bambino
le bacche gli cadevano in mano,
come solo le bacche sanno cadere;
ed è ancora così.


Le noci fresche gli raspavano la lingua,
ed è ancora così.
A ogni monte sentiva nostalgia di una montagna ancora più alta,
e in ogni città sentiva nostalgia di una città ancora più grande;
e questo è ancora così.

Sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
com'è ancora oggi.
Aveva timore davanti a ogni estraneo,
e continua ad averlo.
Aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino lanciava contro l'albero un bastone,
come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare...
Quando il bambino era bambino
-recitava a mo di filastrocca-
era il tempo di queste domande:
perché io sono io, e perché non sei tu;
perché sono qui, e perché non sono lì;
quando comincia il tempo,
e dove finisce lo spazio;
la vita sotto il sole è forse solo un sogno?
Cè veramente il male?
E gente veramente cattiva?
Come può essere che io,
che sono io, non cero,
e che un giorno io,
che sono io,
non sarò più quello che sono?


Polga@Films

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